City after the City 27.05.2016–30.09.2016
XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano
21st Century. Design After Design
Milano 2016
Il progetto dell’allestimento inizia nei primi mesi successivi alla chiusura di Expo Milano 2015 con lo smantellamento delle strutture provvisorie interne di due padiglioni (70x35x20 metri) del sito di Rho così da poter accogliere gli ambienti delle mostre intitolate City after the City della XXI Esposizione Internazionale della Triennale. In ciascun padiglione ci sono tre grandi esedre costituite da pareti curve e sagomate, in tutto sei spazi concavi con un diametro di circa 25 metri destinati alle mostre. Nello spazio dei padiglioni le esedre appaiono come dei maestosi gusci bianchi emergenti dalla profondità di un ambiente oscurato per ospitare le grandi proiezioni scenografiche o anche particolari ambienti sensoriali con effetti luminosi e sonori. Il racconto delle pulsioni che percorrono le società metropolitane con l’idea di prefigurare un oltrepassamento delle convenzioni urbanistiche – il tema narrativo di fondo – è articolato in sei mostre, o sezioni, organizzate da diversi curatori lungo il percorso espositivo:
Landscape Urbanism con la grande videoproiezione sulla parete curva di un’esedra; Urban Orchard con i materiali elaborarti dai movimenti degli orti urbani di tutto il mondo disposti su venticinque tavoli; Expanded Housing con una selezione internazionale di oggetti di design ’abitabili’; People in Motion con una grande proiezione a terra che mostra le immagini drammatiche delle nuove migrazioni in atto; Street Art con una esplosiva moltiplicazione di immagini-poster sulle pareti e sul pavimento. E infine una Bookroom speciale con più di duemila volumi disposti in gruppi di tavoli corrispondenti ai temi di ogni mostra. Sulla parete di fondo di ogni padiglione scorrono le grandi immagini dei video con le “nuvole” di Giovanni Chiaramonte e gli “orizzonti” di Joel Meyerowitz, a simboleggiare l’aspirazione all’oltrepassamento dell’attuale realtà urbana.