Le architetture che ospitano la Partecipazione Italiana s’inseriscono all’interno del sistema d’interventi del Sito Expo occupando 4 lotti rettangolari di 19,5 metri di larghezza e di diverse lunghezze affacciati sul Cardo e di un lotto di 59,5 x 67 metri in prossimità della Piazza d’Acqua che ospiterà il Palazzo Italia.
Il Palazzo Italia è un manufatto permanente, il quale, al termine dell’Evento Expo, diventerà uno spazio per la ricerca tecnologica, la formazione e l’educazione in campo scientifico, il cosiddetto ‘Vivaio delle Innovazioni’. I manufatti che costituiscono il Cardo, invece, sono edifici temporanei, che potrebbero poi essere smontati e riutilizzati mediante successiva ricollocazione in spazi pubblici della città al termine dell’evento espositivo Il progetto propone una morfologia unitaria per tutto l’insieme come sembra suggerire il documento Preliminare alla Progettazione con il ricorrere delle dizioni: ‘cardo’, ‘piazza’, ‘agorà, ‘viale’, ‘palazzo’ ecc.
Palazzo Italia accoglie al piano terra il grande Spazio per eventi, ampia piazza coperta, mentre il primo piano ospita uno spazio espositivo flessibile, adattabile a diversi tipi di allestimento per mostre ed esposizioni raggiungibile da una rampa scenografica. I molteplici contenuti funzionali e rappresentativi ospitati nei piani del Palazzo Italia portano a differenziare l’immagine dei diversi piani: dalla ‘piazza del piano terra al ‘piano nobile’ del primo livello, agli ‘uffici’ del secondo livello al rooftop building dell’ultimo livello con il ristorante e le altre funzioni sociali.
Il percorso del Cardo caratterizzato dai fronti scenografici di Dante Ferretti e dalle tende che coprono il cardo induce a sviluppare l’idea di un’architettura pragmatica con edifici ‘porticati’ costituiti da campate prefabbricate in legno. I fronti delle campate sono a loto volta velati dal rivestimento di un innovativo tessuto semitrasparente che costituisce una sorta di sfondo neutrale – una specie di siepe- dietro i previsti fronti iperscenografici.